Si tratta da ordigni sparati da cannoni o da velivoli e che contengono «submunizioni» in grado di esplodere a pioggia su un’area vasta. Una Convenzione del 2008 le ha messe al bando ma molti stati (tra cui Usa, Russia e Ucraina) non l’hanno firmata
Si tratta da ordigni sparati da cannoni o da velivoli e che contengono «submunizioni» in grado di esplodere a pioggia su un’area vasta. Una Convenzione del 2008 le ha messe al bando ma molti stati (tra cui Usa, Russia e Ucraina) non l’hanno firmata