L’immagine mi ritrae al fianco dell’amica che, in un’intervista al Corriere, ha parlato della sua malattia. E così, con quel gesto, ha adempiuto al compito che è delle scrittrici e degli scrittori: raccontare non per cercare una tregua, non per ottenere pace, ma per ribadire le scelte di una vita. In Italia vince chi tace. In Italia vince chi abbozza. O, al contrario, in Italia vince chi azzanna, chi morde a tradimento

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